È disponibile da oggi su tutte le piattaforme Diavulu (ascolta su Spotify), terzo brano del progetto Folktronica, il percorso di formazione e produzione tra elettronica e musica tradizionale ideato da World Music Academy e Last Floor Studio.
Una nenia ossessiva, martellante, una maledizione d’amore che si fa ritmo e invocazione, con la voce di Marenza D’Agnano che prega il diavolo affinché faccia inciampare l’amato.
È Diavulu, terza traccia di Folktronica firmata dal producer Dominic Sambucco (Sambuko) con mix e master affidati a Last Floor Studio. Tutti i suoni che compongono il brano sono stati processati e arrangiati da Sambucco a partire dalla libreria musicale I suoni di San Vito, archivio sonoro realizzato da World Music Academy e Last Floor Studio nell’ambito del progetto Nuova Generazione Trad per promuovere una produzione artistica consapevole e radicata nei linguaggi del territorio.
La libreria, che ha dato avvio all’intero processo di Folktronica nel 2021, affonda le sue radici nella storia musicale della famiglia Lelli/D’Agnano/Gagliani, attiva nella trasmissione orale di pizziche, serenate e canti popolari locali. Contiene registrazioni originali di strumenti e voci della tradizione, con tre documenti inediti del periodo 1978-1980 e una guida all’ascolto e all’uso. È disponibile gratuitamente sul sito della World Music Academy.
Dall’archivio, nel caso di Diavulu, arriva in particolare il sample con la voce di Marenza D’Agnano, figura storica della tradizione di San Vito; il campione rielaborato da Sambuko è tratto da una registrazione originale de Lu sittatturu, serenata intrisa di passione e gelosia, considerata un vero e proprio inno del paese.
Sound designer, regista e chitarrista, l’italo-canadese Sambuko esplora costantemente i confini dell’espressione artistica convenzionale, con un’estetica che si ispira alla natura e alla scienza ed è caratterizzata da un uso innovativo dell’elettroacustica e della multimedialità (è anche autore di colonne sonore per film e videogiochi).
Dopo Nespole (uscita a maggio) e Battelli d’Ori (giugno), Diavulu è la terza tappa del viaggio sonoro di Folktronica. A settembre seguirà Itela nasu po, ispirata a un canto in griko con la voce di Emanuele Licci. La produzione continuerà nei prossimi mesi con nuove tracce in lavorazione.
Nel frattempo sarà possibile ascoltare Folktronica dal vivo il prossimo 15 luglio a San Vito dei Normanni, all’interno del programma della rassegna Coreutica, sempre a cura di World Music Academy. L’appuntamento è per le 22 in piazza Carducci in un live set con Trevize, Vincenzo Gagliani, Giovanni Chirico, Rosario Nido, Domenico Celiberti e Roberto Boccacci.
Il processo. Negli ultimi quattro anni World Music Academy e Last Floor Studio – due realtà del brindisino attive nella formazione e produzione musicale – hanno lavorato con decine di giovani artisti, musicisti e producer per riflettere su cosa significhi oggi “tradizione”. Con il sostegno del Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, all’interno del progetto Nuova Generazione Trad Folktronica è diventato uno spazio inclusivo di ricerca artistica, sperimentazione e crescita professionale, coinvolgendo anche i tirocinanti del Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (CZ).
Le illustrazioni di Folktronica sono a cura di Ruggero Asnago (Ruggge).
Contatti: folktronica@worldmusicacademy.it