Big BandA

 

 

A San Vito dei Normanni prende forma BigBandA, un nuovo progetto musicale promosso dalla World Music Academy (WMA), che ha come partner principale il Complesso Bandistico Leonardo Leo -storica formazione bandistica di San Vito.

Partire da una delle più forti tradizioni del Sud per sviluppare la scena musicale del territorio. Questa la sfida lanciata dalla WMA e accolta dal Complesso Bandistico, che si concretizza con l’avvio del primo progetto di Big Band a San Vito dei Normanni, un laboratorio permanente di sperimentazione musicale che unisce più generazioni e più livelli di preparazione in un dialogo costante tra nuove idee ed esperienze legate alla più tradizionale scuola bandistica.

Dal 1800 ad oggi la Puglia rimane la regione con il più alto numero di complessi bandistici e bande da giro in Italia, anche se è da constatare una certa tendenza delle formazioni bandistiche a dissolversi nel tempo poiché attive in ricorrenze e cerimonie religiose che stanno pian piano scomparendo. Da qui l’idea di BigBandA: un progetto che, oltre a costituire una nuova realtà musicale, diviene anche piattaforma per condividere spazi comuni per le prove, ampliare reti e stimolare dinamiche necessarie a dare nuova linfa e un nuovo senso alla banda locale, fornendo gli strumenti per renderlo un progetto intergenerazionale autonomo, in cui i più grandi trasferiscono la loro esperienza ai giovani che con le proprie idee divengono i reali titolari e prosecutori del progetto.

Perché una Big Band a San Vito? Da una parte la passione di alcuni membri della WMA per il genere, dall’altra il ritorno negli ultimi anni dello Swing e del Lindy Hop – danze legate a queste formazioni musicali. Il progetto presenta tuttavia motivazioni più profonde che affondano radici nelle origini delle Big Band: sono orchestre jazz composte essenzialmente da una sezione di fiati, batteria, contrabbasso, piano e chitarra che hanno vissuto il momento d’oro nel periodo della “Swing Era”, a cavallo tra il 1930 e il 1945. Le Big Band rappresentano l’evoluzione di ensemble bandistici dell’America di inizio ‘900, come la Brass Band e la Marching Band, il corrispettivo dei Complessi Bandistici e delle Bande da giro in Italia. Interessante quindi immaginare un percorso che, prendendo come esempio le origini e lo sviluppo dell’orchestra jazz in America, la raffronti all’attuale situazione delle Bande Italiane, immaginandone un’evoluzione con l’avvio di nuovi percorsi che partano dalla propria ricca storia.

Il compito di guidare questo esperimento è affidato principalmente al Maestro Carlo Gioia (noto saxofonista pugliese e già insegnante di flauto traverso e clarinetto presso la WMA) che avvierà un percorso incentrato su lettura e improvvisazione, con un repertorio che spazierà dai classici dello swing del ’900 a composizione originali frutto del lavoro svolto durante gli incontri. Il progetto intende creare una comunità attiva nella gestione e nello sviluppo del progetto.

 

 

Un’idea ardita, ambiziosa e densa di significato, quella dei maestri e dello staff della WMA che da anni sviluppa, in collaborazione con realtà locali e internazionali, un’intensa attività di produzione artistica ed esecutiva legata alla valorizzazione del patrimonio culturale ed alla creazione di comunità consapevole e attiva sul territorio. In quest’ottica sono nati progetti come Coreutica – Residenza artistica sulle tarantelle nel Mediterraneo, giunta quest’anno alla quarta edizione e divenuta oggi un punto di riferimento per ballerini e musicisti professionisti e centinaia di appassionati provenienti dalla Puglia e da varie regioni d’Italia e del Mediterraneo; la “Scuola di Pizzica di San Vito”che dal 2016 sta rafforzando, sotto la guida di Andrea De Siena e Fabrizio Nigro, l’identità ed il senso di appartenenza della comunità locale attorno al proprio patrimonio di musica e danza tradizionale. Dal 2016 il Maestro Vincenzo Recchia è il responsabile del progetto formativo “Banda Larga, l’Orchestra della World Music Academy”, divenuta piattaforma che mette in relazione orchestre giovanili del sud Italia, e dallo stesso anno è attivo Korè – Il coro dell’ExFadda, guidato dai Maestri Fabrizio Piepoli e Giuseppe Calò, che affronta il tema della ricchezza che scaturisce dall’incontro delle diversità, lavorando su un repertorio composto da rielaborazioni di alcuni tra i brani più belli della tradizione world.

In linea con le altre iniziative avviate, l’obiettivo del progetto BigBandA è quindi quello di risvegliare la forza di una comunità che si riconosce nel suo patrimonio e lo vuole reinventare come possibilità di sviluppo per il territorio in una visione inclusiva, aperta e generativa.

 

Per richiedere maggiori informazioni sul laboratorio di big band o iscriversi ad un corso di musica visita la pagina delle info e iscrizioni.