Folktronica, la musica elettronica incontra la tradizione
Folktronica è un processo culturale collettivo nato nel 2021 dall’incontro tra World Music Academy e Last Floor Studio, due realtà attive nel territorio brindisino che da anni si occupano di formazione e produzione musicale con uno sguardo aperto alla sperimentazione e all’interdisciplinarità.

Nata come esperienza formativa, Folktronica si è evoluta nel tempo in una vera e propria officina sonora, in cui l’incontro tra tradizione popolare e musica elettronica dà origine a nuove produzioni. A partire da registrazioni sul campo, canti rituali e materiali d’archivio, il lavoro degli artisti coinvolti si traduce in composizioni originali in cui le radici culturali del Mediterraneo dialogano con i linguaggi della contemporaneità.
All’interno di Nuova Generazione Trad, progetto sostenuto dal Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, producer, musicisti, cantori e ricercatori hanno attraversato territori sonori comuni, mescolando dialetti, strumenti acustici e loop digitali, affermando un’idea di musica che non separa ma unisce, che non archivia ma rilancia, restando profondamente corporea, fatta per essere vissuta in cerchio, in danza, in ascolto condiviso.

Il percorso, supervisionato da Vincenzo Gagliani, Francesco Barletta (Trevize) e Giovanni Chirico, ha portato alla creazione e alla pubblicazione, a partire da maggio 2025, delle prime quattro tracce originali di Folktronica. Ogni brano è il risultato di un lavoro collettivo e stratificato, e racconta una possibile visione sonora del Mediterraneo:
- Nespole nasce da una registrazione sul campo di Livia Giaffreda: il canto di un mercante siciliano riecheggia tra vicoli e bancarelle, trasformandosi in narrazione sonora. Il dialetto e il friscalettu evocano la Sicilia più profonda, terra di contaminazioni e suggestioni orientali. La produzione intreccia suoni acustici e beat elettronici in linea con la migliore electro-world music internazionale.
- Battelli d’ori è un brano electro-folk garganico, potente e malinconico, dedicato alle migrazioni contemporanee. Le voci e le parole di Rosario Nido e Domenico Celiberti restituiscono un inno di solidarietà verso chi viaggia in mare.
- Diavulu è una maledizione d’amore che si fa ritmo ossessivo e invocazione notturna. La voce di Marenza D’Agnano si intreccia a una nenia elettronica ipnotica e pulsante, in una continua tensione tra sacro e profano.
- Itela Nasu Po riprende un canto in griko interpretato da Emanuele Licci, per attraversare ancora una volta il Mediterraneo in direzione Oriente. La lingua antica diventa ponte tra passato e presente, tra radici e visioni future.

La pubblicazione delle tracce è in corso d’opera e il progetto resta aperto e in evoluzione, pronto ad accogliere nuove voci, nuove collaborazioni, nuove sperimentazioni. Insieme a nomi affermati della scena musicale tradizionale ed elettronica, Folktronica ha coinvolto giovani musicisti tramite call pubbliche e tirocini.