Folktronica è un processo culturale collettivo che nasce nel 2021 dall’incontro tra World Music Academy e Last Floor Studio, due realtà del brindisino estremamente attive in ambito di produzione e formazione musicale nell’ultimo decennio. Quattro anni di lavoro, in cui giovani artisti, producer e musicisti di diversa estrazione e background si sono messi assieme per interrogarsi su ciò che è oggi la tradizione popolare – tra questi Emanuele Licci, Roberto Chiga, Livia Giaffreda, Go Dugong, White Ear, Walter Laureti, Dominic Sambucco e Marenza D’Agnano.

Attraverso una serie di laboratori, residenze e sessioni in studio all’interno di Nuova Generazione Trad, progetto di World Music Academy finanziato dal Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, gli artisti hanno creato un ponte tra generazioni, suoni e istanze culturali, lavorando sull’incontro tra tradizione e musica elettronica. 

Produttori, musicisti tradizionali, cantori e cantanti di ogni età hanno lavorato su loop, campionamenti, registrazioni sul campo per fonderli con strumenti, temi e codici tradizionali, mantenendo l’idea di musica che crea comunità, rito, ritmo, occasioni in cui il corpo può danzare come in un una ronda e il suono unisce e riconnette per tornare a risultare nuovo, fresco, contemporaneo. Un processo inclusivo di formazione e produzione che ha visto protagonisti, insieme a nomi noti del panorama tradizionale ed elettronico, giovani musicisti selezionati tramite call pubbliche e tirocinanti del Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Catanzaro), offrendo loro un’occasione concreta di sperimentazione e di crescita culturale e professionale.

Adesso Folktronica, la cui produzione è curata da Vincenzo Gagliani, Francesco Barletta (Trevize) e Giovanni Chirico, presenta le prime quattro tracce di un processo che è solo all’inizio: Nespole, Battelli d’ori, Diavulu, Itela Na Su Po. Quattro brani che saranno pubblicati uno per volta a partire dal 16 maggio e che parlano, tra le altre cose, di Mediterraneo, attraverso le sonorità dell’Italia meridionale che in modo molto naturale incontrano paesaggi nordafricani e mediorientali.

Nespole, il primo brano che sarà pubblicato il 16 maggio su tutte le piattaforme, nasce da una registrazione sul campo da parte di Livia Giaffreda: il canto di un mercante siciliano riecheggia tra vicoli e bancarelle, trasformandosi in narrazione sonora. Il dialetto e il friscalettu evocano la Sicilia più profonda, terra di contaminazioni e suggestioni orientali tangibili nelle architetture e nella lingua locale. La produzione si muove tra suoni acustici e beat elettronici, in linea con la migliore electro-world music internazionale. “Nespole” è affidata alla voce e alle percussioni di Livia Giaffreda, vede al tamburello e in produzione Vincenzo Gagliani, ai fiati e alla produzione Giovanni Chirico, Luca Bersaglieri alla chitarra battente, il producer Trevize al missaggio e al master con Last Floor Studio.

Le altre canzoni. Dopo Nespole sarà la volta di Battelli d’ori, electro-folk garganico potente e malinconico dedicato alle migrazioni contemporanee, con le voci e la penna di Rosario Nido e Domenico Celiberti; a seguire Diavulu fallu truppicà, maledizione d’amore con la voce di Marenza D’Agnano che diventa suono tra i suoni di una martellante nenia elettronica; e infine Itela Nasu Po, che riprende un canto in griko con la voce di Emanuele Licci per navigare ancora una volta verso Oriente nel Mediterraneo.

Le illustrazioni di Folktronica sono a cura di Ruggero Asnago (Ruggge).

Folktronica, a partire dal 16 maggio le prime quattro tracce

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